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Capolavori dentro capolavori

Roma, Piazza Navona. Trasformata da antico Stadio romano in opera d’arte. Dalla famiglia Pamphilj, alla quale apparteneva l’allora Papa Innocenzo X, e dai due geni rivali – Borromini e Bernini. Al primo viene commissionata la costruzione della Chiesa di Sant’Agnese in Agone, pensata come cappella privata, e del Palazzo Pamphilj – voluto sia come residenza della famiglia, sia come luogo di formazione sacerdotale dei suoi membri: il Collegio Innocenziano, che oggi ospita gli spazi del nostro Eitch. Il secondo creerà la Fontana dei Quattro Fiumi e affrescherà il quarto piano del Collegio, come in un “dialogo nel tempo” tra giganti.
E, ora, entriamo.

Il percorso
Gli spazi della hall di entrata e delle sale del nostro quarto piano sono dedicate alla “Galleria d'Arte Borromini”. Che ospita una collezione permanente - aperta alla vendita - di pezzi appartenenti all'edificio, rinvenuti durante il rinnovo, o recuperati dai celebri antiquari di Via dei Coronari nonché mostre temporanee di opere contemporanee. Un percorso tra capolavori di oggi dentro un capolavoro, che si conclude negli incredibili spazi del Ristorante della Galleria: “Terrazza Borromini”, dove viaggiare tra i sapori di Roma e d’Italia lo sguardo su Piazza Navona. Per, poi, raggiungere il Roof Top - uno dei più belli in assoluto di tutta la Città Eterna - dal quale godersi il panorama dello skyline romano dalla cupola del Pantheon a quella di San Pietro.
“La Grande Bellezza” davvero.

Le mostre temporanee
La Galleria d’Arte Borromini inaugura nel 2017 con un “ponte” tra arte antica e contemporanea. Sessanta opere di cinque artisti della scena nazionale in un allestimento all’avanguardia, nel quale corridoi e sale seicentesche fanno da cornice a pittura, scultura, fotografia e mosaici moderni. Per i cultori, parliamo di Angelica Romeo, Chicca Savino, Francesca Merola, Marco Girolami e Quirino Cipolla, in una mostra curata da Sveva Manfredi Zavaglia.
Nel 2018, la Galleria ospita due grandi artisti alla ricerca in modi opposti dell’arte perfetta – Andrea Pinchi e Paolo Vannuccini. Pinchi esplora l’esterno, attraverso materiali differenti e di recupero, dando vita a luoghi, viaggi e visioni con materie, volumi e fili che si congiungono. Vannuccini racconta il mondo interiore su tela, a colpi di spatola e pennello – anche facendo spuntare delle figure umane davanti ai muri di colore, come per “scavalcare” l’opera e andare oltre.
Superato l’anno della crisi pandemica, nel 2021 è il turno delle opere di Giovanni Tommasi Ferroni, Claudio Sciascia e Giulio Galgani - ispirate al Realismo magico, la Metafisica e il Surrealismo -, di Sandro Bellomo (artista di strada per scelta, alla ricerca quasi Cubista dei volti) e di Massimo Catalani, l’eclettico che “reinventa” l’Avanguardia.
Nel 2022, gli artisti omaggiati negli spazi della Galleria d’Arte Borromini sono Francesco Zavattari e Carlo Baldessari. Il primo - pittore, designer, regista teatrale e fotografo, conosciuto per lo studio sul colore (“Color State of Mind”) e la serie di opere contro la violenza sulle donne (“My Art is Female”). Artista che, a inizio 2022, contava più di quaranta esposizioni personali, due direzioni teatrali, ventisette Paesi raggiunti in quattro Continenti e oltre cinquecento pubblicazioni internazionali. Il secondo, “il Mago del Vetro”, richiesto in tutto il mondo. Che usa frammenti di vetro temperato e cristallo - recuperati dalle fornaci di Murano - per creare lampade dalle tinte ambrate, gioielli, oggetti d’arredo e specchi dalle cornici cangianti. In poche parole, sculture illuminate ispirate alla Natura.

Non rimane che chiamare e inserire questo mirabile luogo nei nostri prossimi viaggi. Destinazione Eitch Borromini, Piazza Navona, Roma.

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