La Fontana dei Quattro Fiumi, una delle meraviglie di Piazza Navona
La Fontana dei Quattro Fiumi è la meravigliosa opera dello scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini che si trova esattamente davanti a Palazzo Pamphilj ed è possibile ammirare in tutta la sua bellezza se si soggiorna all'Eitch Borromini.
La fontana fu realizzata tra il 1648 e il 1651 su commissione di papa Innocenzo X, ma si narra che il Bernini per ottenerla realizzò un modello dell'opera in argento e lo regalò alla cognata del Papa donna Olimpia Maidalchini la quale, molto avida e con un grande ascendente sul pontefice, lo convinse a concedere il lavoro al Bernini, che in questo modo mise fine alla concorrenza con il Borromini; la storia però ha anche un'origine più lontana che risale al confilitto tra le famiglie di Papa Urbano VIII protettore del Bernini e del suo successore Papa Innocenzo X, che cercò di eliminre qualunque cosa fosse riconducbile al vecchio Papa e tra questi, perfino il Bernini. Questo avvenimento naturalmente diede inizio ad una forte rivalità tra i due architetti.
La fontana è al centro della piazza, dove una volta c'era una vasca quadrata che serviva per l'abbeveraggio dei cavalli. Al suo posto fu realizzata una grande vasca dalla forma ellittica e sormontata da una scultura di marmo e sulla cui sommità fu eretto un obelisco egizio rinvenuto nel 1647 nel Circo di Massenzio.
I giganti nudi rappresentano i quattro principali fiumi della Terra, uno per ogni continente, fino ad allora conosciuto; siedono su uno scoglio centrale e rappresentano il Nilo, che si copre il volto in riferimento all'oscurità delle sue sorgenti, il Gange che tiene un lungo remo e simboleggia la sua navigabilità, il Danubio che indica uno dei due stemmi dei Pamphilj rappresentando l'autorità religiosa del Papa sul mondo, ed infine il Rio de la Plata che tiene un sacco di monete che simboleggiano il color argenteo delle acque.
Sono raffigurati inoltre sette animali di stirpi forti e potenti (il leone, il coccodrillo, il serpente di mare, il cavallo, il serpente di terra, il delfino e il drago), una colomba bronzea in cima all'obelisco, i delfinetti nello stemma dei Pamphilj e numerose piante.
Vista la grande rivalità tra il Bernini e il Borromini, si tramanda che la statua del Rio della Plata tenga il braccio alzato per ripararsi dall'eventuale crollo del campanile della chiesa di Sant'Agnese in Agone realizzata di fronte dal Borromini e che la statua del Nilo si copra il volto per non doverla vedere ma è un anacronismo storico, poiché la fontana fu realizzata tra il 1648 e il 1651, mentre la chiesa di Sant'Agnese in Agone fu iniziata nel 1652.